giovedì 1 agosto 2013

La pigrizia

Spulciando qui e lì, 
perchè praticamente io sono iscritta a TUTTI i social network possibili, cominciando da Facebook (il peggio, ma che quello che alla fine "uso" di più), Twitter, Tumblr, Flickr, Instagram, Pinterest, Blogger, 20Lines e tra poco pure Wordpress (senza contare quelli che sto dimenticando -tipo Google Plus, per citarne uno a caso-; il fatto che presto dovrò curare il sito del nostro negozio; le Mail; Skype; Whatsapp i giornali on line; ecc...).



Ebbene sì, sono una persona fin troppo Social, io. Ma della categoria social che poco usa, alcuni account sono in stand-by da quasi subito dopo averli aperti, mentre altre volte "pratico" spesso, ma solo per un certo periodo.
Questo perchè alla fine, a starci dietro a ste cose, ci vuole fondamentalmente TEMPO. E tanto.
E la vita, è fatta di cose più concrete (anche se invidio chi attraverso il web riesce a campà).
Potrei dedicarmi a meno cose e curarle di più, questa sarebbe un'alternativa (e pure saggia, mi viene da pensare), ma non ci riesco, nel mondo del virtuale ci sono troppi collegamenti, e basta poggiarvisi sopra col cursore del mouse, fare click e ti ci catapulti subito dentro.

Tornando a noi, "seguo" (quando il tempo me lo permette), ma siccome ci sto "dentro, bella zio!" (scusate sta ironia spiccia-spiccia), potrei anche dire "sono follower" di una certa Dania in twitter.
Dal suo twitter mi sono invischiata nel suo Blog.
Bene, cosa scopro stamattina? Che se ne esce con l'ennesimo libro, che vabbeh, sarà pure più un racconto che un libro (viste le 78 pagine), ma ammiro profondamente quanto, attraverso la scrittura, sia riuscita a fare (vedi quello che ho scritto poco sopra e cioè, a campare).

[e poi ci sono tutte le altre categorie: quello delle Fashion Blogger, Food Blogger, quelli che tengono in piedi siti per auto-promuovere sè stessi, la maggior parte dei creativi oggi, insomma]



 [source]



Beh... fatto sta, che in un tempo davvero breve, se non sbaglio un paio di anni, Dania, o meglio Daniela Farnese, mi scrive ben 2 romanzi, più questo libricino. Senza contare i post del blog, i piccoli articoli con i suoi punti di vista a L'Unità, interviste, ecc.
Ed io? Io "gigiono" e mi odio per questo, perchè quando avrei tempo per fare davvero "qualcosa" in realtà lo spreco in mille piccole cose che possono nutrirmi di sapere, ma alla fine rubano tempo alla produzione di qualcosa di materiale e concreto.

Vorrei tornare a dipingere, vorrei leggere di più, vorrei scrivere. Lasciare qualcosa di tangibile di me, delle cose che mi passano per la testa e invece... guardo, guardo e guardo ancora.


Scusatemi lo sfogo, poco ve ne importerà... ma, se mi impegno e la pigrizia e le distrazioni smettono di prendere il sopravvento, forse qualcosa di tangibile riuscirò a farlo.
Poi penso che è estate ed è tutto più difficile, perchè le distrazioni salgono in maniera esponenziale... esci fuori con gli amici, vai al mare, ai concerti, ci sono aperitivi e feste. E il tempo passa, e... un altro giorno è andato. Però, se non altro, è stato vissuto.

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