giovedì 17 ottobre 2013

A volte basta poco

Ebbene anch'io ci sono dentro. Dentro a quel meccanismo da finto intellettuale dove il fatto di ascoltare musica che diverge un attimo da quella che passa alla radio ti fa credere di ascoltare musica meglio, perchè appunto tu quella musica lì che piace a tutti la snobbi.
Snobbi in genere tutto quello che piace ai più, i più che definisci massa. E tu con la massa mica ti ci vuoi mischiare e allora cerchi di creare una tua formula che permetta di essere diverso e tirartene fuori, dalla massa. Allora ascolti la musica Indie, il new wave, i grandi che hanno fatto la storia della musica come i Beatles e i Pink Floyd, mica quella merda lì di Rhianna. 



E tu, solo e soltanto tu sai distinguere cos'è buono da ciò che fa schifo e se qualcuno viene a dirti che a lui piace Lady Gaga lo guardi con quel sorriso di sufficienza e pure un poco lo compatisci. Lo giustifichi solo nel caso in cui sia gay. Perchè se uno è gay e ascolta Lady Gaga allora va bene, perchè la Germanotta è la nuova Madonna e Madonna è IN. David Bowie è IN, i The Cure e i Talking Heads anche. I Queen, indubbiamenete bravi, ma già troppo popolari, quindi non li si prende in considerazione.

E questa cosa scritta qui sopra ovviamente vale anche per i libri. Ti raccontano che stanno leggendo il nuovo libro di Fabio Volo, o quello di Faletti o (se vi va proprio male) Kinsella o (sì, al peggio non c'è mai limite) 50 sfumature di qualcosa (n.b. Harry Potter IN). Loro parlano e tu intanto cerchi di sforzarti a non dare voce a quello che la tua testa sta pensando, ovvero: "Ah, perchè quelle sarebbero letture?". Perchè anche qui, ovviamente ci sono gli scrittori CULT: Palaniuk, Welsh, Pasolini, Calvino e (squillino le trombe) Bukowski. 


E anche qui sorridi malignamente al pensiero di tutte quelle persone che leggono I love shopping, poi entrando in Wikiquote e pubblicano su facebook stralci di sue frasi che nulla hanno a che vedere con ciò che loro sono e la loro vita è.
E sì, la domandina me la faccio anch'io e cioè: "Perchè, io, FORSE, ho PIU' DIRITTO ad essere autorizzata a leggere sti libri e magari citarne anche qualche passaggio?"
La risposta è chiaramente NO.

E pensando a quanto sono snob (quando non avrei il minimo diritto ad esserlo) la vignetta di Zerocalcare "mi ritorni in menteeee... bella come sei" (Lucio Battisti... IN), qui il link, consigliatissima la lettura.

Così a volte capita che basta davvero poco per nutrire un profondo sentimento di stima nei confronti di qualcuno che conosce Gondry. Che ha letto Anna Kerenina. Che ascolta i Radiohead.
Cose che in realtà sono le basi su cui gettare le fondamenta dell'essere "alternativo" (si prenda con le pinze sta parola), perchè appunto (quasi) tutti gli alternativi conoscono le suddette cose e le apprezzano, quindi... si torna punto a capo. Si torna a far parte della massa. 

Così capita che quando conosco un ragazzo che legge qualcosa di diverso dalla Gazzetta dello sport io me ne "innamori". Capita che ci si scambino sorrisi d'intesa con l'insegnante giovane (dal look pseudo punk) d'inglese che conosce Jake Gyllenhaal e che con perfetto accento british ti chiede "Did you like Donnie Darko?" "Strange movie, but i like it" "Yes, me too!". Perchè il fatto che ti sia piaciuto Donnie Darko fa figo, anche se non ci hai capito na mazza. 


E lo stesso vale anche quando nomini Sofia Coppola.
Che poi chi, ripeto CHI, non conosce Sofia Coppola?
Sì, anche il lettore dei libri della Parodi (e forse della D'Urso -MAI avrei immaginato di scrivere quel nome in un mio post) conosce la Coppola.

Ma parlare di ste cose ti fa sentire un poco speciale, che c'è qualcuno che ti capisce ed è speciale proprio come te. Anche se, in realtà, mica c'hai la testa di Augias.

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