martedì 17 novembre 2015

ouverture à La Recherche (e la lista delle cose da fare prima dei 30)

Molti dei miei amici sono a conoscenza che possiedo una di quelle stupide liste di cose da fare prima dei 30t'anni. La maggior parte dei punti che va a comporre questa lista sono vere e proprie cavolate, come fumare erba (tra parentesi avevo aggiunto "con Pavoni"), fare qualche quadro da appendere in camera (manco di ambizione pure in una lista), non scrivere mai più ad una certa persona, dimenticare quella certa persona, fare sesso al mare, in macchina, con uno dell'arma (ma perchè?!?), in un posto molto strano (dal papiro di laurea tutti sono a conoscenza che quel posto era a 40cm dal povero Pavo)✓, con un amico di chat dai tempi di messanger, su un divano del negozio che è stato poi venduto, innamorarmi follemente, qualcuno che mi abbia amata follemente✓ (ovviamente le due cose non sono state reciproche altrimenti a quest'ora avrei con grosse probabilità un bambino di 3 anni) , essere stata la pen friend di uno scrittore molto famoso e super ricco, andare ad abitare fuori casa, andare a NY, fare pace con una mia (molto, molto) cara amica, affermarmi in un lavoro, terminare la stesura di un libro ecc.
Beh, dai... qualcosa di vagamente serio dentro ce l'avevo pure infilato.






In questa lista una delle cose più buffe si trova al #37 e si tratta del portare termine la lettura dell'intera opera di Proust, Alla ricerca del tempo perduto. Nel caso ve lo steste chiedendo NON SO BENE IL PERCHE' DI QUESTA DECISIONE. Forse volevo solo allungare la lista. Forse per motivarmi a leggere qualcosa che altrimenti non avrei avuto la forza di leggere. Forse per un libro letto che trovai delizioso e prendeva spunto da La Recherche per analizzare i nostri comportamenti, moti d'animo, situazioni... sì, diciamo che quel libro ha influenzato di un buon 70% l'inserimento di Proust in lista. 

Il libro in questione è Come Proust può cambiarvi la vita




libro che già analizzai in un post di questo blog (ma grazie alla sincronizzazione del primo smartphone che comprai -un GalaxyS2- mi si sputtanarono tutti i vecchi articoli, o meglio le immagini).

Ora che ai 30 mancano poco più di due mesi, che sono a pag.62 del IV volume, questa sarà un'altra di quelle cose che non riuscirò a depennare, ma poco importa, prima o poi lo finirò.
Man mano che leggo quest'opera mi accorgo della lucidità con la quale Proust analizza le "dinamiche della vita", come con estrema cura e precisione ti apre gli occhi su azioni e reazioni delle persone, ha intuizioni brillanti e mentre leggi non puoi che annuire, dire "che cavolo... ma è proprio così!".
Ecco perchè mi piacerebbe riassumere per tematiche quello che sottolineo nei suoi volumi, sperando di non annoiare. Ecco perchè mi piacerebbe moltissimo illustrare La Recherche.

Detto questo, ho appena riletto velocemente qualche frase del libro di De Botton  (che si rifà ovviamente a Proust e sono cose che mi sono rimaste pure impresse) e niente, io proprio non imparo maimaimaimaimaimaimai. Che sfigà.


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